Introduzione

La descrizione dell'inquinamento atmosferico su scala regionale è un processo che, per essere realizzato con completezza, coinvolge diverse attività legate tra loro. La prima è la gestione di reti di rilevamento della qualità dell'aria, in grado di fornire una informazione puntuale estremamente utile, spesso però difficilmente estendibile a porzioni di territorio più vaste. I modelli di dispersione possono essere utilizzati per ovviare a questo problema, essendo in grado di fornire una descrizione dei fenomeni estesa anche su grandi aree. Per utilizzare i modelli su queste scale è necessaria però sia la costruzione di affidabili inventari di emissioni, che la raccolta di informazioni meteorologiche il cui contenuto e trattamento devono essere compatibili con la complessità del territorio indagato. Le misure di qualità dell'aria costituiscono infine oltre che un informazione utile per se, anche un mezzo fondamentale nell'inevitabile processo di analisi e taratura del sistema modellistico.

Un esempio di applicazione della modellistica di dispersione fortemente integrato con le altre attività, è stato realizzato da ENEL SpA (Manzi et al., 1998) all'interno di uno studio pluridisciplinare del deperimento forestale in Valle d'Aosta in collaborazione con L'Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente. Lo studio, basato sull'utilizzo del modello di dispersione lagrangiano a particelle SPRAY (Tinarelli et al. 1994, Tinarelli, 1999) ha come obiettivo la ricostruzione su tutto il territorio regionale dell'inquinamento prodotto dalle emissioni di SO2 e NOx, dovute al traffico veicolare, alle principali sorgenti industriali ed al riscaldamento domestico. Lo studio è stato commissionato dall'Amministrazione della Regione Autonoma Valle d'Aosta, Assesorato dell'Agricoltura, Foreste e Risorse Naturali.

La descrizione delle caratteristiche dispersive degli inquinanti nell'area regionale della Valle d'Aosta costituisce un problema particolarmente oneroso, sia per la notevole complessità del profilo orografico, con valli profonde e cime le più elevate dell'intero arco alpino (vedi figura), che per il numero di sorgenti di emissioni prese in esame. E' stato quindi necessario servirsi di strumenti modellistici avanzati, in grado di adattarsi in maniera flessibile alle caratteristiche del problema utilizzando al meglio le informazioni disponibili per il caso in esame.

Posizionamento dell'area interessata dalle simulazioni, rappresentata dal rettangolo rosso

Il dominio di calcolo utilizzato per le simulazioni è stato scelto in modo tale che l'area in esame contenesse l'intera Regione Valle d'Aosta ed i versanti Francesi e Svizzeri delle Alpi. Il dominio di interesse è quindi risultato essere di 100x80 km2. La risoluzione orizzontale utilizzata per rappresentare l'orografia è di 1 km.


Area interessata dalle simulazioni modellistiche. Sono rappresentati i confini regionali e le superfici orografiche, secondo la scala a destra