Episodio 10-12 luglio 1996 (Emilia Romagna)
Durante il periodo 10 - 12 luglio 1996 un flusso di correnti calde da sud est ha interessato l'area padana, determinando superamenti del livello di attenzione per l'ozono in diversi siti di osservazione inseriti nella campagna di misura MOTAP (campagna MOTAP, http://www.arpa.emr.it/motap/ ).
I modelli impiegati
La catena modellistica utilizzata per simulare questo episodio è mostrata in figura 1.

La simulazione è stata condotta su un dominio esteso a gran parte della regione Emilia Romagna, con una risoluzione orizzontale di 5 km e 11 livelli verticali. (37 x 18 celle su 11 livelli a quote fisse 0.,20.,60.,100.,200.,300.,500.,1000.,1500.,2000.,3000.,5000. M)
Nello studio dell'inquinamento da ozono e degli inquinanti fotochimici in generale, occorre considerare che una porzione significativa di questi inquinanti può essere trasportata per decine o centinaia di km in alcune ore. Per la simulazione modellistica della qualità dell'aria si è quindi predisposta in primo luogo una descrizione dei moti atmosferici sull'intero bacino padano. Il preprocessore meteorologico CALMET (Scire et al. 1990) è stato implementato utilizzando come dati di ingresso i dati osservati provenienti dalle stazioni SYNOP e locali di SMR, ed i radiosondaggi di S. Pietro Capofiume, Milano Linate e Udine. Questi campi sono disponibili quotidianamente sul sito www.smr.arpa.emr.it nella sezione "dati rilevati". La metodologia applicata è illustrata con maggiore dettaglio in Deserti et al. 1999.
I dati di uso del suolo, necessari al calcolo di alcuni parametri della turbolenza, sono stati ottenuti utilizzando i dati del progetto europeo CORINE Land use forniti dall'European Topic Center on Land Cover: (http://etc.satellus.se/ ).
I dati di emissione sono stati ottenuti dall'inventario CORINAIR 90, che contiene i dati di emissione annuale disaggregati a livello provinciale, reso disponibile dal centro di riferimento nazionale per le emissioni
( http://www.sinanet.anpa.it/aree/atmosfera/emissioni/emissioni.asp ).
Le emissioni provinciali sono state ulteriormente disaggregate a livello comunale ed orario mediante opportune variabili surrogate. L'utilizzo delle variabili surrogate consente di dedurre la stima di una grandezza ad un livello di disaggregazione territoriale basso, quando sia nota soltanto per unità territoriali più grandi. La disaggregazione è stata fornita dal progetto interregionale NEBULA delle regioni Lombardia ed Emilia - Romagna. Le emissioni comunali sono state poi assegnate alla griglia di lavoro Calgrid mediante apposite procedure realizzate da SMR - ARPA.
Le simulazioni sono state condotte utilizzando il modello fotochimico euleriano a griglia CALGRID (Yamartino, 1992). Le concentrazioni iniziali ed al contorno sono state calcolate con un modello semi - empirico basato sui dati sperimentali al suolo ed in quota disponibili nell'ambito della campagna MOTAP96.
I risultati ottenuti
L'applicazione del modello ha permesso di ricostruire la mappa dell'inquinamento da ozono, individuando le zone dove sono attesi i superamenti dei livelli di riferimento.
Per comprendere l'influsso del trasporto dovuto alle condizioni meteorologiche sono state calcolate e la visualizzate le traiettorie lagrangiane percorse da un tracciante passivo immesso in corrispondenza delle principali aree di emissine presenti all'interno del dominio (figura 3). Questa analisi ha mostrato come nell'episodio simulato vi sia stato un intenso trasporto di inquinanti da sud - est verso nord - ovest


Il confronto tra la concentrazione media oraria di ozono osservata presso diverse stazioni di rilevamento dell'Emilia - Romagna e la corrispondente concentrazione simulata nei giorni 11 e 12 luglio 1996 utilizzando il modello CALGRID mostra un buon accordo tra la concentrazione di ozono simulata dal modello e la concentrazione osservata.


